Soffio
Autore: GiorgioDello
Il soffio plasma gioioso corpo
innalza, scolpisce e acconcia
lascia un arcano senso
su fronte, occhi e membra
fermati illuso a rimirare
le forme di quest’immenso mare
eccelse notti della luna
l’attimo che fugge nella pienezza
fragrante aroma è la fortuna
attanagli il piacere nella sua interezza
tra i giovani è bella ironia
senza curarsi di quanto grande è la via
poi il regno s’ingolfò con impeto
dei tanti Giasone con i suoi velli d’oro
avidi d’arraffare tutto quell’argento
di godere ogni giorno tutti in coro
un ideale che favella da sciocco
senza curarsi del senso di quel tocco
si pompeggia nella letizia
adorni di turchesi
non ci sovviene dolore e mestizia
mentre il tempo conta anni, giorni e mesi
su qualche pietra fu scritta la fine
ma un vento ‘si scarso non sposta le dune
quell’orma di grazia persa
luce che nel cuore non sonda
lasciva ebrezza immersa
nel suo palpito di memoria s’adombra
così lungamente siedo e miro
è il tuo soffio, ciò che respiro…
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