L’arte visiva dell’amore
di Sergio Camellini
Non davi spazio
alla tristezza,
erano lunghi inverni
di timidezza, c’era lei;
difficilmente riuscivi
a tradurre in parole
tutto ciò che sentivi,
cadevi tra le nevi
e il suo gentil soccorso
era una carezza.
L’intensa emozione
catturava i tuoi sensi
lungo la pista del cuore,
i pupazzi d’entrambi
non più gelidi
ti rendevano sognatore,
scolpendo col fiato
in gola il balbettar
di quell’arte visiva
dell’amore.
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