Se m’è concesso
Autore: mp47pasquino
Bere di gusto
ancorché bere e bere,
sogni decorosi in questo angusto
e il torbido al respirare una carezza.
Spazza l’anima restia,
volta dalle frange disperate, ascolta
di questa valle carestia
e il rimirar solenne inchino che deborda.
Se m’è concesso
il respirare un sogno
che l’ho qui represso, alcova e canto
di un sentire, che raschia il mio bisogno…
che fa stordire con un vanto
e corre…
lieve il volgere levante
di quei pesi,
massi da scrollare,
attese
monde dai bisogni le illusioni
ed un far pedante…
di questa anima che attende una carezza
prona in prece discosta nelle chiese,
nell’ombra dove giace la malinconia
dove granelli di rosario si tingono
di lacrima rossa di livore…
ed ancor mi giace in cuore.
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