Immigrante
Immigrante
.
All’arie di quel vento il canto affido
perché giunga a chi di speme cinge
il corpo suo, e del d’aiuto il grido,
ché d’averi nudo, pei mar s’accinge.
.
Del rito attende il turno suo, incerto,
fitto d’ansia, entro vestigia ambrata,
pregna, come il cielo, di deserto;
con la pelle arsa, all’onde affidata.
.
Ambisce solo un po’ del nostro poco,
che vale assai, molto più di quel suo nulla,
da cui fuggendo pone propria vita in gioco.
.
Ora all’incessante ondeggiar d’eterna culla
è lo scongiuro. Perché termini il trasloco
pei centri d’accoglienza, vera; m’anche fasulla.
.
Ignazio Pinna – Luglio 2014
visualizzazioni totali 122 total views, Viste oggi 5 views today
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.