Nebbia sul villaggio (2)
Rammento la nebbia
in quel desolato caseggio
case brulle d’antica dimora
dai tetti spioventi
dal tempo dismesse al logoro arpeggio
e grumi di ruggine a tarlare
finestre cadenti…
Tegole divelte senza confini
a fare la rissa su travi a marcire
tra logori tetti e scassati abbaini…
sembrava tenessero loro antiche virtù,
dalle grondaie pendenti ed appese
un pianto dolente da quelle ferite
dal macerare cadente, resse
d’un crollo di crepe scalcite.
Scivola il passo al selciato
d’orme felpate, staglia
strati di foglie aggrumate
la guazza, cadente al fossato
l’orrido sfondo che squarcia
il grido strozzato di quaglia
una gazza che gracchia
un agitare d’ali che staglia
tra ombre pressate di strali
stoppie e tumoli di nodi spettrali
Tra gli alberi
cinta d’un tempo giardino
rovi diffusi e sterpaglia
ed un sentor d’umido esala
nessun fumo al camino
ed un defilar pennacchi di nebbia che cala
Tutto porta a fantasticar…
quest’oppresso richiamar fantasmi
di slavati cancri lontani nel tempo
intorno tonfi strozzati
ad ogni cader di tegola
tra questa nebbia che cede
un chiaror avvolto a bambagia
e ciuffi sparuti piovuti dal cielo…
angoscia d’un greve sentor
in quel velo lo sfoggio…
che fa sembrar pietoso quel drappo
a ricoprir macerie e villaggio.
Autore: mp47pasquino
Poesia pubblicata il 02/09/2011 e riveduta il 03/10/2015
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