Che Pasqua sia!
La senti
fendente ala,
torba indistinta
a fender genti,
cala rasoiante scure
a ravvivare torvi tranci d’una Arpia.
Macabra
insolente schiera,
tribuni d’uno sbellicar
scherni e risa,
avvizzite negli anfratti,
ad impudritir le carni vostre
di pastura…
voi servi portatori
del male oscuro Satana.
Gioite villi e schiere
all’esultar cotanta festa,
risorger a nuova vita Pasqua
d’un uomo il maciullar le carni
la festa di una croce e così sia.
Di quella croce
chiedo ancor perdono
e delle tante croci oggi non condono
di una prece
mi scoppia in petto l’urlo
pace per l’intera umanità,
Che Pasqua sia!
Poesia pubblicata il 22/04/2011
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