Martiri d’uomo
Autore: mp47pasquino©t.d.r.
Brancola
dissidio estremo tra le braccia crude
un’alba scevra, l’uman postura rantola
tra quelle fauci rabbia a cullare l’odio
di quelle etnie scempio il lutto falcia vite.
Chi c’era
chi svellò l’angelo di spada ed immolò
sacrilego le membra d’innocenti al rogo
e chi assiso tra bocche chiuse non tuonò
di quei dissensi oggi ne portiamo l’avulsa pena.
Che dire poi
a cose fatte, quel che morde fu il silenzio assenso
eppur di chiese allor svettava croci ed i fasti mai discussi
ai grandi altari luminar di chiesa.
Chi può dire
di tutto quel dolore il disumano sconcio e l’acre di quelle carni
le ossa a rivoltare cumuli di vite e quanti usati come cavie…
fu l’uomo lo stesso uomo che gioisce e prega, l’uomo che cerca Dio
in una pietra quel cuore duro da scalfire lo stesso che ha massacrato e ucciso.
Oggi l’uomo
accusa l’uomo colpevole sterminator di vite
macigni su chi professa amore e pace,
chi mai abbatterà la scure inquisitrice
e messe al bando tutte le sozzure?
Autore: mp47pasquino
Poesia pubblicata il 28/01/2011
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