Quel tempo…ch’era primavera
Autore: mp47pasquino © t.d.r.
Com’albero…m’intrinseco
mi torco, dalle grigiose squame
la corteccia va cadendo…
E’ del senno, trasecolar inganno
l’evolversi nel tempo che rimane
segna spire d’incostanza infame
e dondola l’acume al derivar dell’anno
Grinze a screpolare pelle
il viso, spigolando assai
tra lo snellir dell’ossa, più che mai
s’avanza inganno, al tempo che verrà
Tende il tempo, l’arco etereo
di quel sublime d’un dì bambino
a zompettar per prati
ed il cuore in gola che batteva forte
Or com’autunno, mi cado
dell’esile portanza involo
d’acciacchi e di torpore solo
a rammentar quel tempo ch’era primavera!
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