Voci
Autore : GiorgioDello©copyright t.d.r.
Corpi alteri e premorti
parole blasfeme e stonate
da gorghi di voce inghiottiti
pronunciate e incastonate
si tende l’orecchio al vento
e albeggia un sole di pavento
voci cariche d’ideali
suoni e appigli nel cuore
per poi morire come tali
musica a sera che lontano muore
triste, malinconica e avvilita
quanto poco si gode la vita
dinnanzi al Golgota sempre torni
preghiere e suppliche come icone
finché tornino i bei giorni
quel fumo lasciato nel mozzicone
una madre che accende un cero ignara
del suo dolore attutito dalla bara
talora ci parlano oniriche
brame inadempiute
tra la mente come scariche
presenti e vive come reclute
in mausolei chiuse con le lacrime
e la bocca che le reprime
non s’affretta il passo
ma è così spento e nulla resta
la saggezza gira nel suo compasso
mi ricordo le tue gesta,
Padre, ricordo gli occhi…
limpidi, gioiosi e verdi come balocchi.
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