Seppur si priva il fiato
Eppur
si priva il fiato
di quel
diaframma sotto il cuore
del tenero sentire
delle cose semplici, ne muore
Onde
convogliate tra gli orli
di quel sentire senza urli
magiche prestanze condivise
flussi di ragione
somme implementate, zone
eccelse, nelle menti incise
Ma è l’unzione
quel tocco proverbiale
che ti si fa amico, l’invenzione
l’esser unto
la doratura dello stagno il male
quel poco ch’è di buono e vale,
l’istinto,
la dote naturale
Eppur
si priva il fiato
ciò ch’è dentro cela
che gonfia il cuore come vela
è quel natural momento
la lettura ed un buon intendimento.
Poesia inserita il 09/06/2012
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