Il dardo ancor che brama!
Autore:mp47pasquino©t..d.r.
Ansima il respiro
mentre la coltre scende
tra le braccia,
sussurrano di te
le pieghe, avvolte tra lenzuoli.
Mesto mi ritorna
quel respiro caldo tra le mani
e quel piacere aggiunto…
il maschio palpeggiar le carni.
Trovo che ad ogni
mio scivolarti nudo e lambir
col petto i seni, dai miei villosi,
la pelliccia al solleticar ti presti.
E quante le carezze ad occhi chiusi
e il constatar l’artigli declamati
ed il rinserrarci intorno,
quel letto
malandrino, la fioca luce
ancora l’alba s’aspettava,
dei nostri corpi arco che scoccava
e il dardo ancor che brama
bersaglio da centrare.
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