Paura
Autore: Graziano Gismondi
Esordisce da lontano
insinuandosi pian piano
o esplode all’improvviso
senza dartene preavviso.
Avvinghia in un momento
le gambe e il movimento,
impedendo la favella
e il pensiero, che cancella.
Smorza l’eloquio, l’ideativo,
ghiaccia il battito, il respiro;
ti consegna immantinente
ad un mondo incosciente.
Riportandoti all’oscuro,
immoto istinto morituro,
ti imprime nella mente
la paresi del presente.
Vulnerabile, reietto,
miserabile, abietto:
tale è la condizione
che la paura impone.
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