Ensis caliburnus
Autore: GiorgioDello@copyright
Un re senza corona
e una regina sulla sua tomba prona
una barca brucia alla deriva
e su legno d’ulivo inceneriva
un gabbiano con ala spezzata
zoppica nel petrolio,
fugace momento è ciò che sento?
o solo acre fumo?
è mia la terra
e questa rosa
che or supplica coraggiosa
sbocciata con forza
e orgogliosa
nella roccia si ripone la spada
e si aspetta…
castelli di carte come rasoi
e diavoli in bianco per le mani
si castiga l’esistenza
in quell’odore putrido d’essenza
la mia moneta per un cane
non salva da morte le balene
una ferita taglia profonda
escalibur è senza faccia
e muore
dopo una battuta di caccia
è mia la Terra
non è fine il tempo dell’amore
urla…
il cuore non è in silenzio
dov’è sparso l’assenzio
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