Sottovoce arpeggi
Quel vortice
che pentacolare brami
ad occhi chiusi aspetti
della bocca i suoi ricami,
in quel lambire pelle…
orifizio di corolla e stami.
Estasi di te
tra respiri molli
senza veli sei dipinta
come ali di farfalla giaci
assaporando taci
timbriche vogliose
e caldi baci.
Setosa
la tua pelle invita
a svolazzarti piano
tra brame di piacere
vibra ad ogni tocco
tra le mie braccia musica,
ti sento palpitare!
E’ di te, che solfeggio
corde a deliziare…
soavi canti, di quel fraseggio
muto, che solo sa giacerti,
d’un canto brami
ed invochi assoli,
urla di silenti gutturali
sottovoce arpeggi!
Autore: mp47pasquino
Poesia pubblicata il 31/03/2012
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