Ti coglie il verso
Ti coglie il verso
nella congiunzione,
da’ dolore
nel costato
punge,
anche il capoverso…
dosato e stanco
l’incasellare d’un settore,
delicato tende
al vibrar stonato…
ma l’acconcia mano
stende
velo d’apparenza,
ne centellina assonanza
aggiusta le parole
che fosche testé inveite
a tormentar l’intralcio
della congiunzione,
posate piano, senza far rumore…
che l’interiezione
sta’ dormendo…
perché volate sugli avverbi
confondete metafore sornione
mi cadete in similitudine
incostante.
Vorrei spender bene
senza prevaricare
grammatica,
la tosta,
che di mano m’allunga
un bel ceffone…
che dire della metrica
cadente e pertinente
ma sempre prorompente
ti gela immantinente
appena sfori…
provvedi oh dotto o son dolori.
Mp47pasquino © copyright t.d.r.
Poesia pubblicata il 15/09/2009
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