Indugio
Il cuore è al fianco
s’indovina la mole
tra sassi scivolosi nel branco
voci estranee e sole
la luce quasi offende
ciechi che il cielo preclude
so della luna
comincia a crescere
una riga appena
una fessura agli occhi pasce
magica e millenaria si appaga
e diventa piena
conosco la pazienza antica
di pietre sulla riva
nell’onda come amica
una straziante esistenza viva,
so di queste presenze
e di altre schiuse essenze
l’indugio da troppo si protende
or che il mio tempo è giunto
paure hanno messo le tende
angosce da placare in un minuto
una strada da scegliere tra le menti
una sola senza pentimenti
una strada da Uomo…
dura e assolata
brandita dal vento
ultimo pascolo,
e sarò solo.
Autore: GiorgioDello@copyright
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