Sua maestà il Dolore
Funesto abbraccio in acque di sangue
culla d’infinita oscurità
dominatore di questa terra
grande imperatore
caduto in disgrazia
rugiada del mattino, respiro a fatica
hai tessuto il mio abito nuziale
sporco parassita
la mia linfa è in tuo potere
profondo ed oscuro il tuo regno
gufo della notte
il mio corpo
prostrato al tuo volere
sarà lungo il riposo
ho pregato per il piacere
per l’amore…
ma certo tu non sarai lo sposo
lento inietto il veleno
non ti uccide
lo assorbi e ne vai fiero
dalla culla sei la mia ombra
possa la tua malvagità
esser la tua tomba
morirò per amor di una sirena
per la sua seducente bellezza
ma per te
ciò non è degno della tua corona
lo spirito non intacca alla tua saliva
l’anima è immortale
è viva!
-BASTARDO-
il tuo regno non è infinito
lì non sei arrivato…
ho vinto!
Autore : GiorgioDello@copyright
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