Senza più malinconia
È
di questo imbroglio
il divincolar cadente, lo scoglio
dove battere testate.
È
l’andirivieni insulso
a ravvivar ferita, il balzo
nel buio degli abissi.
È
questo convenire
tra umori esagerati, la scissi
dell’impianto ch’è la vita…
Dove sarà
la prossima volta l’ombra indelicata
quella che sempre veglia
e ti dispone malcelata
la sorte che si staglia…
Si desta
la parvenza,
la sola in assoluto la speranza
che dentro spesso cela
il verme nel nocciolo di una mela.
Si sarà festa
al sublimar incontro
tra anime straziate quel riscontro
lo stesso ambire senza fare ressa
gioire incanto quando il male cessa.
E
veder fiorire
gemme dai profumi intensi
e petali cangianti a placare i sensi
in questo andare senza interferire
distendere la vita
fluttuando con le ali
quella magia
che ti fa sentire vivo
eden
dei sensi fonte d’ideali
senza più malinconia.
Autore: mp47pasquino
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