UOMO D’ARGILLA
Portavo quella figura d’argilla
di strada in strada
senza fatica
ecco questo ha forma l’universo
il correre del tempo
un punto fermo
e qui
dove siamo
ove cresce un germoglio
su quel ramo
tutti quei palloncini colorati
son volati via
e l’ultimo rimasto
tra dita distratte, trattenuto
prima che vada perduto
mi pendono le mani
come rami spezzati
battono l’onda i tuoni e i lampi
nell’ora che illuminano i campi
è la nostra vita, amico…
oh quanto oro, quanta gioia
nascosta, che cola tra le dita
non temerei l’offerta
fasci di mimosa tra fili d’erba
ma or è tale l’ombra
che nasconderla ad occhi
par solo cristallo d’ambra
non c’è tempo a chi dona
non rimpiango
tuttavia ho bisogno, ogni mattino
di leggera mano
ove mi ricompongo
e una carezza all’abbisogno…
Autore: GiorgioDello@copyright
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