Foglia
Mi son voltato al vento
nel colore delle foglie
in frammenti che calpesto
mentre lui raccoglie
la quercia le disperde vive e morte
sotto il giogo della sorte
s’accende nei tuoi occhi
quel contrasto che infiamma
mi sovvengon pensieri di balocchi
in quel bel sorriso di dama
vorrei esser scalzo in mezzo al verde
per sentir quelle foglie che l’albero perde
brusco è l’arresto di parte
perpetuo il fluire
una fontana zampilla in disparte
e le mie lacrime al primo imbrunire
cadono le foglie e non piango
mentre il passo allungo
torneranno a nascere
e già furono verdi
le parole hanno sapore di polvere
in quegli sguardi che ti perdi
perché tanto ci tocca il dolore
se poi lasciamo che un cuore muore?
quell’eco che m’ha raggiunto invano
dentro al petto in fondo al torace
ho ripreso quella lettera in mano,
e riletto sin che morì la brace
finché il vento spazzò la foglia
e la luna sbadiglia
o finché memoria non voglia…
Autore: GiorgioDello@copyright
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