Esacerbata bolgia
Naufragano i cocci
d’una coscienza infranta
e affondano in un oceano di silenzio
derelitto
e dal siderale abisso
tale a piovra emerge subdola
la perfida consigliera…
isola castigata quell’uggia che aizza
foriera d’oscuro
e d’orlo del baratro bieco suffisso
e mentre strepita un diniego forsennato
sciami di pensieri astrusi
guizzano come impazziti
e di frenesia inglobano in esacerbata bolgia
…solerti barracuda
fagocitano i buoni ricordi
…riemergono dubbi e le contese
come secche con scogli appuntiti
e in quell’intricata diga
arenano inerti
i sogni e le attese…
Vivì Coppola