Alcova … Palestra Poetica
Livido rossor
che delle braci cova
e vibra a sussultar, costante
di quelle brame sugge e indora
da quelle forme fugge e sfiora
umile nel petto gonfia e implora
il ritmar di fiati
…sanno palpitar d’urgenti braci
sanno incupir sussulti
ad aderir consulti
flessi nell’intreccio infissi
a salivar di baci!
Sanno stampar quei baci
il tocco lieve delle labbra
dell’avida carezza, ebbra
la tua pelle glabra che si libra
ed esulta al piacer che taci!
Prestami i sospiri
e le voglie a cui tu aspiri
le nascoste arsure mai sopite
tra carezze ardite
fanno festa i tuoi sorrisi audaci
Eppur ti levigo la pelle
di quell’intimo ribelle, sfioro
il pudore che ti tace, l’adoro
ed io beatamente intenso
m’illumino d’immenso
L’intimo riversa quel piacer invaso
freme l’alito che spande tuo calor sul viso
gioca a nascondino tra i sorrisi
gli ammiccanti assensi della brama, condivisi
Statua Greca tu deflagri
dei turgor le sinuose coppe
allegra ti ritrai al gioco
e pronta impugni la bandiera e poi tu vinci!
Ed io mi perdo inerpicando
anse sinuose farneticando
ebbro d’indelicate pose vo’ giocando
dell’urlo di stupor ne godo un mondo!
mp47pasquino
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