Vuoto a perdere
Un relitto di cristallo è nello stagno
l’anima vede e sente
solitaria nasce e solitaria tace
il sasso muove l’acqua nel ristagno
l’amore è per i poeti
una fede che muore
dal balcone le ultime scene
in una platea di Montecchi e Capuleti
un brutto anatroccolo
si è perso nella strofa
sopra stelle e scrigno d’oro
nel canto d’usignolo
sangue rosso fonte d’amore
scorre forte nelle vene
e quei “modelli” di porcellana
si posson far cadere
non è facile manipolare
e non si può buttare
fuori è un guscio
ma dentro è leale
non si butta via niente
in una sera d’inferno
solo quello che distrugge…
è vuoto a perdere.
Autore: GiorgioDello@copyright