Uno strano vizio
Scende e spettral s’avanza
buio fosco della sera
a passi felpati nuvole ad oltranza
a pennelare buio una stella forestiera
S’adera al muro
di quel porgere la merce
le curve son taciute sotto il bianco velo
a far la fila uomini indecenti
Passa un’altra sera
l’anima attaccata al muro che s’eleva
la veste consumata appena tratteneva
il nudo dell’acerbo corpo, una sirena
A pendolar tra fila e soste
di quella tiritera
un sorso d’acqua fino a sera
di questo strano vizio a far le poste!
mp47pasquino
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