Sotto il pergolato

E sordo bofonchia
quel livido cielo
e sorprende
con guizzo e boato…
poi picchietta sul cotto
e s’annuncia in sordina
e solerte tramuta
quel tocco argentino
al riparo…
poi goccia quel tonfo
attutito
ed in rivoli scorre
alla grondaia…
Oh, quel sentore di muschio
e di fresca rugiada
che prende le nari
e circonda quel cuore osservatore…
oh, quel timido trillo
tra i pruni celato
ch’espande sonoro
un sussurro di vita
e che garrulo allieta
la mente disposta..