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Le emozioni non han voce, ma urlano

"Araba Fenice" Pubblicato il Maggio 9, 2013 da PasquinoOttobre 9, 2019

Son pietre aguzze le parole taglienti, fatti guidare dai sentimenti, le emozioni non han voce, ma urlano intensamente la drastica realtà d’oggidì nell’impervio deserto umano. Cogline il significato profondo, ricerca e vivi la meditazione come introspezione, momento di riflessione, costei … Continua a leggere →

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Tu, donna

"Araba Fenice" avatarPubblicato il Marzo 7, 2021 da ArdovalMarzo 7, 2021

 

 

autore: Ardoval

Tu, donna,
ispiratrice di versi in rima
e di poesie in prosa.
Tu, conchiglia di fiori
che germoglia i figli del mondo,
e ne allatta i sogni,
con la carezza di uno sguardo,
e ne stempera il pianto,
con il sorriso di un abbraccio.

Tu fragile ma forte,
che barcolli, cadi, ti rialzi,
tra silenzi ed affanni
e cattiva sorte.

Tu, cuore graffiato,
da chi dolce appare
e amaro si rivela,
quando il tuo affetto tradisce,
lo calpesta, lo ferisce,
e lo pretende ancora
con l’arroganza del padrone.

Tu, amore sfregiato
da chi tocca la tua bellezza
ne stropiccia il fiato,
senza averne il permesso.

Tu, spesso, illusa, usata,
delusa e lasciata sola
ad aver cura
del seme della passione,
a subire pure l’onta
d’essere giudicata
amante di professione.

Tu, applaudita fata,
quando la verità taci.
Tu, chiamata strega,
quando la bugia neghi.

Per te, gentil donna,
vorrei, ogni giorno,
e non solo in quello delle mimose,
scrivere
le parole belle di una canzone,
innaffiare
una pianta di tenera rosa rossa,
soffiarti sulla pelle
una cascata d’aria fresca.

A te, sensibile creatura,
chiedo scusa e perdono,
per essere anch’io di genere maschile,
anche se di altro agire.

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Quell’alitar di noi

La notte vorrei fugar
per darti luce
mischiar le stelle al sole
e farne aurora

Dei tenui colori
l’alba che rischiara
e i tuoi capelli sciolti
al vento che ristora

Le labbra
calde come il fuoco
a stampar di baci
rosse rose sui tuoi seni

Ed alitar di luce
una carezza lieve
che tenera disegna
vellutate e fiere le tue gambe

Volgerti
tra lo spasmo di passione
e la voglia a possedere
il corpo ambrato e averti

Amarti
d’amore denso al gelsomino
e la tenera infusione
nei sospiri
dell’alitar di noi.

Autore: mp47pasquino

 

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