Vagiti, didascalie della vita
Tentacoli imperanti al parto
la voglia di scoppiare da un incarto
che preme di spossanti grida,
cerca luce…
nell’ingordo mondo che produce
a divincolar la sfida
che conduce
D’un primario incanto
si tenera è la vita
del morbido mammario
latte
infante a dondolar mammelle
tra gambe, batte faglie
moniti ed attenzioni,voglie
ed emozioni, il suo sudario
Tutto cambia
al vallo
metamorfosi seriale, gabbia
d’uno stallo
quel galleggiar tra l’impotenza
ed il sentore dell’appartenenza
Tramuta ed incombe il frutto
dosi di immutate soluzioni, sbiascicate
al tutto
premono valenti attratti
a sublimar arcate
quel progredir costrutto
Variabili incombenze,
farfalle
gemono illusioni e indolenze
fra tante falle
d’un passato che divincolante spinge
ed un presente che ti tange
di chimere si fa sfinge
Tentennano gli arguti
esempi fraudolenti d’un presente,
imbuti
trappole ferali dagli arguti
contrastanti il bello dell’effimero
l’amore
che ti spinge e porge per intero
l’alone di mistero.
mp47pasquino
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