Trapunte a festa di Primavera
Tedio mestar
assolve
nube sparuta a diradar grigiore
strie nere ad offuscar
quel bianco suo nitore
a sfilacciar il tramestio stanco,
l’uggioso del piovigginar.
Stille a picchiettar erbetta
l’umettar si dolce vita
scuote sonno, al timido apparir
si schiude a festa, di color
retaggio
a fender raggio,
tra nubi il suo chiaror.
Trapunte a festa
campanule distese a fare ressa
sorgono a rimirare cielo
tra echi di colori, aria di fragranza
in quel sentor che resta, fluorescenza,
che il rinnovar stagioni, cade e poi s’indossa
natura che dischiude, da quel passato gelo.
Autore: mp47pasquino
visualizzazioni totali 221 total views, Viste oggi 2 views today
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.