Amata creatura
Fragile,
sempre miscuglio
inesorabile
il divenire…
Arrogante,
sempre lama
affilata
sui segni della parola
che non ha pietà
a ferire passi incerti..
E va in scalate
la vita con sguardi
contratti lassù
osservando tempeste
frustranti,
o agognando
bianchi lidi di finezza
che passaggi meditati
imprimono di orme
come unici ricami di attimi
lievi.
E va la vita, precipitando
anche in discese di peccati
infausti
e si ferma allora, umile,
ammaccata di tremori
davanti all’altare
delle suppliche,
come ultimo approdo,
in un riconoscersi speciale
amata creatura
nelle intese del cuore
che prega ancora.
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