SOLILOQUIO INCANTATO
Lieve e timida la mano posata
sul grembo di donna
che sfiora con gli occhi
il profilo del tuo viso.
Pelle a pelle insegue il tremore
che avvampa di rossore
le gote colorate
di stille e rugiada.
Gocce di passione
si rincorrono sulla schiena
arcuata in flessione ed estasi
che dirompe sonora
in melodia rasserenante.
Violino innamorato
di note dolcissime
che riempiono la stanza
di teneri accordi rubati
ai canti degli dei antichi.
In soliloquio incantato,
come dea del mare,
riemergo dal torpore
di un sogno avvolgente
che in abbracci mi culla
come mare al tramonto.
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