Ricordando… Te
Ti ho sfiorato
Il seno,
mi avevi chiesto di sorreggerti,
Prenderti per mano…
Ed io a quel tocco,
sono raggelato,
mi si è mozzato il fiato,
pensavo,
tu l’avessi presa a male,
il sorriso che seguì mi ha rassicurato.
O corpo celestiale che mi porti sino in cielo…
E’ l’esalar di linfa che spargi in mille foglie,
ed il volteggiar in un abbraccio a far ristoro.
Della madre tua
santificherò il nome,
della tua pelle morbida da toccare,
gioirò,
la bocca ancora lascia scia…
fosti tu la prima
ed io che recitavo d’esser vissuto,
nell’impazzire di piacere
le mie gambe molli come crema
come non gioire
da quella brama che ti trema,
ti scrolla come un fuscello
e ti trasporta in un mondo di piacere.
Avevi gli occhi neri
e li sgranavi,
il tuo petto sussultava,
e mi chiamava baci
correvano le mani sotto pelle,
palpando le tue braci,
dolce tu che tremavi attesa,
arrendevole passione,
tu sognavi.
Ricordo
c’era un acquazzone,
noi ridicoli,
in una strada di campagna
finalmente soli…
Nella 4R,
peccavamo,
come angeli in pompa magna
acerbo il primo approccio,
ricordando, teneramente, te dolce compagna.
Autore: mp47pasquino
Poesia inserita il 17/12/2008
//