L’ULTIMO DEI CAVALIERI
Conservo il punto debole
imbevuto di storia col fianco ferito da spine
guardo la notte con le sue braccia gentili
e raccolgo le spoglie diurne dai soffici malinconici cirri
impazienti fremono le mie ali sul tempo
le valigie son pronte per il lungo viaggio
rotte agli argini dal rimorso
*
un’ armatura di fuoco
riflessa di lune e specchi di cieli azzurri
che affonda nel fango
penso dove saremo
quando più non saremo,
distesi su fredda terra
il corpo nella sua stretta mortale
e l’anima,
scintillerà nell’universo
*
una rosa bianca intenta a raccogliere il sole,
ti troverò tra foglie d’alloro o su ulivi d’argento
e il tuo cavallo bianco
galopperà nel turbinio del vento
nel blu della notte compi la nobile impresa
e non sai affidar il cavallo al galoppo
non sai ancor brandir la spada
***
fammi pregare, con umiltà
come se cadesse dalle stelle,
il tuo diritto alla vita,
la tua dignità di uomo,
come un cavaliere…
come…
l’ultimo dei Cavalieri!
Autore: GiorgioDello
(dedicata)
[youtube_sc url=”http://youtu.be/CxzdsEidJxo” autohide=”0″]
visualizzazioni totali 209 total views, Viste oggi 2 views today
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.