Coglie quell’attimo la fuga
Penetra l’addome
in quell’attorcigiar, effonde
il dove, il come, il donde
e giace a languir serraglio
Perentoriamente
fonde, nel patir risuona
dell’ali ne fa pregio e vola
di quello sfregio mente
mentre tutto si rintrona…
Coglie quell’attimo la fuga
la perseveranza , vedo
d’un esistere l’oltranza
il giogo della sorte e la latitanza
d’un credo,
spurio della convivenza…
Giocami le mani
con gli abbracci, al volto lisciami
di queste rughe solvi
quest’andare
togli questi grumi di vita
assolta solo per campare!
Autore mp47pasquino
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