TU SEI MA NON APPARI
Tu sei, ma non appari
e taci,
mancata presenza
al collante
dei miei baci.
Un’attesa sfibrante
che non distacca
un’unione forte
ma rimandata,
dal tuo mostrarti
statica,
pesantezza di lago
irritante
nel suo essere
placido.
La traiettoria
del mio esistenziale,
come sasso ivi vi cade,
ma non affonda,
e allora in me
affogo
coerente
al pensiero di te
per sempre assente.
Tu sei, ma non appari
odore
di pioggia
che è
ma non arriva,
nascosta,
come cadenza affranta
di un mare notturno
a riva.
Tu sei, ma non appari
nella dolcezza infinita
grondante
da un girello
corona dell’unione.
Nella leggerezza stupita
dei piedini
ai primi passi
lievi
come puntini
di sospensione.
Sogni da stendere
in giornate assolate
tra lezioni di ‘ma’ e ‘ pa ‘
da intraprendere
con pazienze foderate.
Tu sei, ma non appari.
Colpa di un lascito antico.
Una questione irrisolta
di selezione razziale.
Un monito è chiarificatore:
“E i soldi amore?
Il resto lo sai
è solo conversazione…”
Ma tu per me
lo stesso sei,
e nel chiuso
della mia stanza
l’universo tutto
si riduce a un punto
perché vi è spazio
solo per la tua
mancanza.
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